martedì 6 aprile 2010

Zona Archeologica Morgantina - Cosa vedere (Parte Seconda)

Area Sacra: Demetra e Kore erano le divinità propiziatrici dei buoni raccolti. Il Santuario era diviso in due settori: nel primo si trovava una piccola fontana per le purificazioni, un'ambiente per le offerte in denaro, un cortile sui cui lati si trovavano le stanze per i sacerdoti, le stanze per la produzione e vendita di oggetti votivi, una fornace. Nell'altro settore si celebravano le funzionireligiose, era formato da: un'altare cilindrico dentro il quale vi erano le statue delle divinità e una costruzione circolare con in mezzo il BOTHROS dove sacrificavano gli animali. Le sacerdotesse, chiamate Vestali, avevano il compito di mantenere sempre vivo il fuoco sacro. Chi faceva spegnere il fuoco o trasgrediva il voto di castità veniva sepolta viva.

Teatro: Costruito nel IV secolo a.C. era composto da Cavea, Orchestra ed Edificio Scenico. La Cavea, costruita con blocchi di pietra squadrata, è divisa in 6 settori da 5 scalette verticali dove trovavano posto gli spettatori. Sul terzo gradino, dall'alto al basso del settore centrale si trovava una dedica a Dionisio. Nello spazio riservato all'Orchestra, vicino i primi gradini, trovava posto il Coro.




Stoà Ovest: Era adibita a scopo commerciale, infatti si possono notare i resti di una serie di botteghe e retrobotteghe artigianali in prevalenza ceramisti.





Macellum: Mercato coperto di forma quadrangolare per la vendita di generi alimentari. Le 13 botteghe erano disposte a nord e a sud del cortile. Al centro vi era una struttura circolare di cui non si hanno notizie dell'uso



Bouleuterion: Sede della BULE' composto da un cortile, un portico e una sala per le udienze. Quest'ultima con gradinata disposta a semicerchio, dove i BULEUTI, assieme al Re si riunivano e costituivano la più alta autorità dello Stato



Stoà Dorica: Le tre coppie di ambienti portate alla luce appartengono ad un edificio pubblico, che si affacciava sul primo Stenopòs occidentale e che non è mai stato del tutto scavato. Il portico, di ridotte dimensioni, era sostenuto da colonne doriche in pietra calcarea. Gli ambienti sul retro, di diverse dimensioni, sembrano essere stati destinati ad uffici pubblici. All'epoca del definitivo abbandono di Morgantina, intorno al 25 d.C. circa, quando la città era povera, uno di essi venne utilizzato come terma, un'altro come luogo di culto dedicato a Demetra e Kore.

Platéia A: La Platéia A è la principale strada di Morgantina: orientata sia verso la porta est che verso quella ovest, la Platéia attraversava l'agorà a nord, attraverso la stoà nord. Almeno fino allo Stenopòs ovest 10 la Platéia A era pavimentata con grandi lastre di pietra calcarea per favorire il passaggio di carri, pedoni e animali.

Nessun commento:

Posta un commento